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Mandala dei bambini

degli asili del Primiero

 

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Dal TRENTINO – 14 maggio 2011

 

È fatto con prodotti del bosco e si potrò ammirare lunedì e martedì prossimi nel prato di Palazzo Someda

Piccoli mani per un grande “mandala”

L’hanno realizzato i bimbi delle materne di Tonadico, Transacqua e Fiera

 

di Raffaele Bonaccorso

 

Primiero. Non sono in tanti a sapere cosa è un “mandala”. Di esso sanno tutto, invece, i 45 bambini delle scuole materne di Tonadico, Transacqua e Fiera che il prossimo anno frequenteranno la prima elementare. Le loro insegnanti, con grande maestria, hanno saputo far capire il significato proprio di questo “diagramma circolare” costituito da diverse figure geometriche. Le maestre hanno, infatti, proposto ai bambini di realizzare un “mandala” gigante utilizzando materiale della natura raccolto da loro stessi nel bosco; ma non solo: la realizzazione di un “mandala” ha come ingredienti fondamentali natura e armonia, collaborazione ed amicizia ed il tutto è stato provato prima nelle classi su fogli di disegno. Poi l’offerta, da parte dei genitori di una bambina dell’asilo di Tonadico, del loro prato nel Palazzo Someda, è stata decisiva. Una giornata di solo ha accolto i 45 bambini e le loro maestre e tutti insieme hanno tracciato il disegno con la segatura rendendolo il più possibile chiaro, affinché si potesse riempire i vari spazi. Ed ecco che i bambini si sono messi al lavoro per “colorare” il “mandala” con pigne, corteccia, sassi, foglie, fieno, muschio, terra, segatura, legno, bastoni, fiori, gusci di lumache, pannocchie e quant’altro la natura ha potuto offrire. A metà pomeriggio, dopo una giornata faticosa e meravigliosa, il risultato ha lasciato tutti a bocca aperta.

<Il “mandala gigante della terra” visto dal poggiolo di Palazzo Someda – dicono le maestre – era bellissimo ed i vari materiali si fondevano con armonia, mettendo in risalto il “disegno ordinato” come lo chiamano i bambini, che infondeva in noi piacere, soddisfazione, benessere, equilibrio e per questo ringraziamo i bambini che hanno lavorato sodo e con incredibile serietà e si sono rivelati proprio simili al “mandala”: armoniosi, ordinati, piacevoli, equilibrati, felici e appagati>.

Un altro ringraziamento, ci tengono le maestre, va a Luigi Valline < che con la sua fotocamera ci ha seguito per tutta la giornata, documentando il lavoro ed alla famiglia Piera e Paolo Debertolis che hanno messo a disposizione il prato e che daranno la possibilità a chi vuole, di poter vedere il “mandala” dal loro poggiolo, nelle giornate di lunedì e martedì prossimi, dalle 15 alle 18. Il “mandala” – credeteci – è proprio da vedere >.

 

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